Il neo acquisto di Motor Valley Racing Division parte cauto, viaggiando ai piedi della top ten, prima di incappare in una fatale toccata sulla terza prova speciale.
Continua senza sosta la campagna acquisti di Motor Valley Racing Division ed anche al recente Lessinia Rally Historic, andato in scena lo scorso fine settimana, la compagine di Modena si è presentata ai nastri di partenza con un nuovo pilota.
Stiamo parlando di “Jangher” che, affiancato dal sempreverde Andrea Fiorin, scattava dalla piazza di Bosco Chiesanuova alla guida di una BMW M3 gruppo A, curata da Tuning Carenini.
Reduce da un buon Campagnolo, chiuso al quinto posto di classe A-J2/>2000, il pilota di Montagnana partiva cauto sulle prime “Valsquaranto” ed “Arzerè”, staccando rispettivamente il tredicesimo ed il quindicesimo assoluto in prova, nell’intento di progredire nei giri successivi.
“Sulla prima prova” – racconta Fiorin – “ovvero la più lunga delle tre siamo partiti tranquilli perchè c’era un po’ di ruggine da togliere mentre sulla successiva, più corta e mossa, siamo andati un pelino peggio. Il pilota iniziava a prendere le misure alla vettura, curata al top da Tuning Carenini, ed ha proposto alcune modifiche in assistenza. Eravamo sulla giusta strada.”
Fatale si rivelava il terzo tratto cronometrato in programma, quello di “Bosco Chiesanuova”, dove una toccata contro una grossa pietra poneva la parola fine alla trasferta.
“Siamo partiti veloci sulla terza” – aggiunge Fiorin – “ma purtroppo, a circa due chilometri dall’inizio della prova, su una staccata sinistra abbiamo trovato dello sporco, lasciato da altre vetture già uscite di strada, e siamo arrivati lunghi. A bordo strada, nascosta dall’erba alta, c’era un grosso sasso contro il quale abbiamo impattato. Il risultato è stato che il trapezio destro della sospensione si è tranciato. Abbiamo provato a proseguire e siamo usciti dalla speciale ma, una volta arrivati in assistenza, non abbiamo potuto fare altro che ritirarci. È stato davvero un peccato perchè eravamo in miglioramento e la vettura era davvero ottima. Ci dispiace essere partiti con il piede sbagliato, alla prima gara con la nuova scuderia, ma sono certo che ci sarà modo per rifarsi, molto presto, e per riscattare la fiducia che ci è stata data.”
La tenacia di “Jangher” che, a passo d’uomo, riusciva a portare la trazione posteriore tedesca sino alla successiva assistenza, uscito dal terzo impegno di giornata con oltre due minuti di ritardo, non veniva premiata ed il neo portabandiera della scuderia di Modena alzava bandiera bianca.